2.1.1 Criticità passate e presenti delle Città Metropolitane
L’attuale conformazione – e di conseguenza le criticità – dell’istituzione metropolitana affonda le sue origini in 20 anni di tentativi, il cui fallimento è riconducibile a tre fattori principali1:
Fattore di natura giuridica: la legislazione, dalla legge 436/1993 in poi, ha sempre dato luogo ad ampi spazi di incertezza, senza prevedere meccanismi sanzionatori né premiali in riferimento alla sua applicazione. In pratica una politica di rispazializzazione del governo locale (quindi con caratteri sia regolativi che redistributivi di potere, risorse e legittimità) si potrà realizzare ben difficilmente senza coercizione.
Fattore di natura istituzionale: ambiguità riflessa nella contraddizione più generale tra decentramento amministrativo e centralismo regionale. Le Regioni non si sono dimostrate in grado o non interessate a produrre risposte di fronte alla complessità del compito loro affidato. Presumibilmente per preoccupazioni riguardo alle dinamiche di redistribuzione del potere.
Fattore di natura politica: non è possibile individuare singoli attori politici su scala nazionale e locale pronti a investire nella promozione di riforme istituzionali. Nel governo nazionale non esistono, a differenza di Francia e Regno Unito, incarichi relativi alle aree urbane, ai governi urbani, e di conseguenza alla loro riforma. La frammentazione delle competenze a livello nazionale rispecchia la frammentazione delle competenze tra livelli di governo, cosa che ha sollevato conflitti e reso impossibile la riforma metropolitana.
Alla luce del recente processo di costituzione del livello di governo metropolitano, queste tre criticità restano sostanzialmente un problema per i rapporti che la neonata istituzione dovrà sostenere con l’ente regionale e con lo Stato. Nel caso della Città Metropolitana di Venezia, il rapporto con la Regione appare particolarmente critico, soprattutto nel momento in cui il Piano Strategico Metropolitano voglia – e dovrà, pena la sua inefficacia – coinvolgere gli attori principali delle vicine Treviso e Padova e individuare strategie che necessariamente si sovrapporranno con le strategie territoriali della Regione. Per quanto riguarda i rapporti con il Paese e dunque con le altre aree metropolitane le relazioni sono altrettanto critiche, mancando di un effettivo coordinamento e direzione centrale delle politiche urbane del Paese.
1 Walter Tortorella, Massimo Allulli, Città Metropolitane. La lunga attesa, Venezia, 2014.